È tutta una questione di buone impressioni. Come ti proponi, quando per la prima volta ti presenti a un donatore istituzionale (fondazione, azienda, Pubblica Amministrazione)? Le relazioni tra partner non sono impostate solo sulla base di validissimi progetti ma passano anche attraverso tutto ciò che riguarda “l’aspetto” dell’organizzazione. Prima di spedire la candidatura a un bando, ci sono alcuni accorgimenti che è possibile adottare per assicurarsi di fare un’ottima prima impressione.
Informarsi sull’interlocutore
Prima anche solo di pensare di contattare un donatore istituzionale, è importantissimo utilizzare del tempo per approfondirne la conoscenza con gli strumenti che si hanno a disposizione. Non avere le informazioni giuste (o aggiornate) su chi sia l’azienda o la fondazione a cui stai chiedendo un supporto, può mettere in cattiva luce la tua organizzazione, farti passare per non professionale. Non fare l’errore di contattare il potenziale partner senza aver esaminato a fondo il loro sito, la sezione delle news, i loro canali di comunicazione ufficiali (social media, newsletter, etc…), le notizie che la stampa può aver pubblicato sulle attività svolte, la pagina dedicata ai partner. Nello specifico, approfondisci la sezione dedicata ai finanziamenti, alle linee guida e all’approccio. Presta attenzione a ciò che chiedono a chi intende richiedere un support e segui le loro istruzioni.
Creare un legame
Tutti all’interno dell’organizzazione dovrebbero conoscere il tipo di donatore istituzionale che state cercando. È utile lavorare con il team e con il board per condividere quelle che sono le caratteristiche dei potenziali donatori e capire come raggiungerli. Al di là dei singoli ruoli che lo staff può avere o del tipo di ingaggio dei componenti del Consiglio Direttivo è utile sempre valutare eventuali collegamenti personali e diretti con le realtà corporate o le fondazioni con cui si vuole entrare in contatto: farsi introdurre da qualcuno che ha già un legame è sempre un buon modo per entrare in sintonia con il partner e costruire successivamente un rapporto di dialogo e di fiducia.
Alimentare la relazione
Spesso non è tanto importante se la richiesta di supporto sia andata o meno a bon fine. L’importante è continuare ad alimentare la relazione che si è creata con il potenziale partner. In futuro potrebbero presentarsi altre opportunità calzanti e adatte all’ente, ai suoi progetti, e un rapporto già ben consolidato aiuta a mantenere l’organizzazione un interlocutore affidabile e ammissibile per ricevere il contributo. Per fare questo si possono adottare alcuni comportamenti che mantengono vivo il legame che si è creato: coinvolgere l’azienda o la fondazione negli eventi e nelle attività che l’ente organizza, chiedere consigli o suggerimenti sui progetti che sta realizzando, reagire a novità che riguardano il potenziale partner e far sapere che si rimane aggiornati su ciò che fa (notizie sul giornale oppure altri progetti che sta realizzando).
L’incontro tra un donatore istituzionale e una organizzazione non profit è soprattutto un incontro tra persone. L’interesse, la capacità di coinvolgere, l’importanza di aggiornarsi rendono l’ente che richiede un supporto un buon interlocutore al di là delle singole richieste e del singolo stanziamento.